Un obiettivo è sogno con una scadenza!
Posso immaginare quello che potresti desiderare: come tirare su una nuova carriera occupandoti di internet marketing e fare soldi a sei cifre o più all'anno? Ho ragione? Questo desideri? Ok. Non mi sembra una cattiva idea, ma come puoi sbaragliare la concorrenza di milioni di altri consulenti? E soprattutto, da dove cominciare?
La maggior parte delle persone cerca di imparare tutto il possibile da articoli, riviste, social network, email, e, molto importante, l'acquisto di prodotti Internet appositamente progettati per aiutare nello studio dell' internet marketing, almeno secondo le promesse dei venditori di questi prodotti.
Ma, purtroppo, molti prodotti acquistati e testati non sembrano affatto rispettare le promesse iniziali, neanche quelle di incrementare almeno un business già solido in partenza. Allora, che cosa si può fare? Rinunciare? No, anche se molte persone fanno proprio questo. Voglio dire, l'idea di fare 100.000 dollari l'anno conproprio computer di casa è certamente un' immagine allettante. Può questa idea o, meglio obiettivo, essere raggiunto? È una cosa realistic?
Ehi, un sacco di persone hanno raggiunto questo stesso nostro obiettivo! Certo la loro percentuale è più bassa delle persone che, pur provando, hanno fallito. Allora perché posso riuscire io là dove altri falliscono? Direi che ci sono due fattori da considerare, e soprattutto sui quali concentrare tutto il proprio lavoro: EDUCAZIONE e determinazione.
La determinazione si misura con ciò che siamo disposti a dare per raggiungere il nostro obiettivo. Essenzialmente si tratta di 2 parametri, tempo e continuità. Con il primo indico semplicemente le ore che mi ritaglio a disposizione del mio progetto; con il secondo misuro l'intervallo che esiste tra la fine di uno step e l'inizio del successivo.
Inoltre non voglio dimenticare che è facile stimolare la propria determinazione se si dispone di aiuto: se si dispone di qualcuno che ci aiuti o che semplicemente ci rassicuri che stiamo sulla strada buona e che stiamo facendo progressi in molti modi.
L'educazione si misura invece con ciò che siamo disposti ad imparare, sia ascoltando noi stessi, seguendo cioè gli errori commessi, sia ascoltando i consigli di qualcuno che sa qualcosa a riguardo, o perchè ha già affrontato questi nostri stessi problemi e ha trovato la soluzione vincente, o perchè è in qualche modo un pioniere.
Qui è dove ti posso aiutare io. Il mio obiettivo è quello di fornire a te la tecnica per fare da solo 3 consulenze al tuo business, lasciandoti la possibilità di avere a pagamento solo la verifica finale.
Mi sembra una proposta più che onesta, che ne dici?
Se sei interessato, quindi, rimani sintonizzato!
mercoledì 14 dicembre 2011
sabato 9 aprile 2011
Linux vs Windows
La vittoria di Linux. Dopo 20 anni
Ci sono voluti vent’anni esatti, ma alla fine Linux ha vinto. Una vittoria figlia della pazienza, possibile solo se sei «no profit», dei piccoli e piccolissimi passi del «pinguino» sull’acerrimo rivale: Windows. Che poi si tratti di una vera vittoria, è tutto da dimostrare. Lo è senz’altro nelle parole del direttore della Linux Foundation, Jim Zemlin, intervistato proprio in occasione del ventennale dalla creazione del primo codice del sistema operativo open source: era il 1991 quando il finlandese Linus Torvalds diede l’annuncio in un newsgroup con il saluto divenuto mito: «Hello everybody out there». Zemlin non usa frasi di circostanza: «Al momento attuale non ci interessa più di tanto confrontarci con Microsoft. Erano i nostri grandi rivali, ora prendersela con loro sarebbe come prendere a calci un cucciolo di cane».
La frase è eccessiva, figlia forse proprio di una lunga attesa, e sarebbe interessante a livello umano poter assistere alla reazione del focoso Steve Ballmer, attuale Ceo della multinazionale di Redmond, dopo averla letta. Ma nelle parole di Zemlin c’è più realtà di quanto non appaia in un primo momento, dato che si riferisce all’azienda che produce il sistema operativo che fa girare oltre il 90% dei computer desktop. Il «pinguino» (nel disegno) è però arrivato in realtà ovunque. In settori dove Windows invece latita. Troviamo Linux sulla maggior parte dei server aziendali e nei cosiddetti supercomputer: 9 «cervelloni» su 10 dei top 500 ha il marchio del «pinguino». Che ora marcia anche nell’elettronica di consumo: dalle smart tv alle videocamere di Sony, sul Kindle, sui cellulari e i tablet con Android. Rimane solo il nodo del fallimento sui desktop. Ma come ricorda il direttore della Fondazione, è una fetta di mercato che sta diventando sempre meno importante.
La frase è eccessiva, figlia forse proprio di una lunga attesa, e sarebbe interessante a livello umano poter assistere alla reazione del focoso Steve Ballmer, attuale Ceo della multinazionale di Redmond, dopo averla letta. Ma nelle parole di Zemlin c’è più realtà di quanto non appaia in un primo momento, dato che si riferisce all’azienda che produce il sistema operativo che fa girare oltre il 90% dei computer desktop. Il «pinguino» (nel disegno) è però arrivato in realtà ovunque. In settori dove Windows invece latita. Troviamo Linux sulla maggior parte dei server aziendali e nei cosiddetti supercomputer: 9 «cervelloni» su 10 dei top 500 ha il marchio del «pinguino». Che ora marcia anche nell’elettronica di consumo: dalle smart tv alle videocamere di Sony, sul Kindle, sui cellulari e i tablet con Android. Rimane solo il nodo del fallimento sui desktop. Ma come ricorda il direttore della Fondazione, è una fetta di mercato che sta diventando sempre meno importante.
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